La manutenzione dell’impianto di riscaldamento

Technician servicing heating boiler

Vediamo insieme come fare quest’operazione fondamentale per il risparmio energetico

Hai mai sentito parlare di manutenzione della caldaia? Probabilmente sì se hai un impianto di riscaldamento da molti anni o sei interessato a capire come risparmiare sul riscaldamento. Devi sapere che ogni apparecchio è corredato da un libretto di istruzioni (detto libretto d’uso e manutenzione) in cui sono specificate le operazioni da eseguire per la manutenzione e la periodicità con cui effettuarla.

Quando fare la manutenzione  dell’impianto di riscaldamento?

Non è prescritta alcuna periodicità per la manutenzione, ma questa deve essere svolta secondo quanto scritto nel libretto d’uso e manutenzione di cui ogni apparecchio è per legge obbligatoriamente dotato: è compito, dunque, del costruttore stabilire la periodicità delle manutenzioni e le operazioni da svolgere in quanto è l’unico a conoscere limiti e caratteristiche del proprio prodotto.

Tuttavia, è anche compito dell’impresa installatrice fornire precise indicazioni tecniche sulla periodicità e sulle prescrizioni per eseguire la manutenzione all’impianto (DPR74/2013).

Leggi anche: Risparmio energetico, guida ai comportamenti virtuosi

Cosa si intende per manutenzione dell’impianto di riscaldamento?

Per manutenzione si intende l’insieme di quelle operazioni ordinarie che si eseguono su un impianto per verificarne la rispondenza con le norme di sicurezza, per mantenerlo in buono stato e per garantire la sua efficienza nel tempo. La maggior parte delle operazioni di manutenzione si concentrano sul generatore di calore ovvero la caldaia, ma non vanno dimenticate quelle sulle rimanenti parti dell’impianto come ad esempio il sistema di adduzione del gas, i collettori solari se presenti, i dispositivi di sicurezza antincendio.

Alcune delle operazioni che un manutentore deve eseguire in presenza di una caldaia domestica sono le seguenti:

  1. verificare che il locale dove è installato il generatore rispetti la normativa;
  2. pulire lo scambiatore, rimuovendo tutte le incrostazioni anche all’interno delle varie parti, il bruciatore e la caldaia da polvere e corpi estranei sia all’esterno che all’interno;
  3. controllare la pressione dei vasi d’espansione ed eventualmente ripristinare la corretta pressione di precarica;
  4. verificare la durezza dell’acqua e la presenza (se necessario) del sistema di trattamento dell’acqua calda sanitaria e di quella del circuito di riscaldamento;
  5. compilare e sottoscrivere il rapporto di controllo di efficienza energetica segnando eventuali osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni.

Cos’è il controllo di efficienza energetica o “prova dei fumi”

Il controllo di efficienza energetica o “prova dei fumi” consiste nella misura dei parametri di combustione tramite strumento e nella determinazione del rendimento dell’apparecchio; è bene eseguirlo ogni volta che si effettua la manutenzione, ma il DPR74/2013 impone per le caldaie a gas domestiche una cadenza almeno quadriennale. È un controllo veloce che si esegue a fine manutenzione e assicura la regolare funzionalità dell’apparecchio a salvaguardia della sicurezza delle persone che occupano la struttura e del risparmio di combustibile.

 

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